MAX WEBER: LA GENESI DELLA MODERNITA’ IN ECONOMIA E SOCIETA’.
Il sociologo tedesco Max Weber nell’opera Economia e società (1920) si è interrogato sulla genesi della modernità ed ha affermato che questa è nata con l’industrializzazione e la rivoluzione industriale inglese del ‘700, preparata però da quello che definisce “ disincantamento del mondo “: è una visone distaccata, fredda, razionale dei rapporti umani. Il disincantamento è fondato per Weber su due momenti storici precisi:
1)la nascita delle grandi religioni storiche monoteistiche ( buddismo, confucianesimo, islamismo, ebraismo, cristianesimo). Queste religioni hanno separato nettamente le due sfere ( immanente e trascendente ), in modo che il mondo terreno è diventato dominio della ragione;
2)l’avvento della burocrazia, che ha fatto terminare la “gestione familiare “, privata dello Stato, è finita la confusione tra sfera pubblica e sfera privata: i funzionari hanno ruoli fissi, sono pagati per seguire regole precise nelle procedure pubbliche. Per Weber, la burocrazia è nata con società dell’antico Egitto, rigidamente separata in caste (sacerdoti, faraoni, scribi, militari, operai, contadini, schiavi ), si è perfezionata durante le lotte tra Papato ed Impero nel Medioevo e sotto le grandi monarchie europee nate nel ‘400. Si consideri la seguente mappa concettuale riepilogativa:
I)
A)MONOTEISMOàTRASCENDENTE
àIMMANENTE
à II) DISINCANTAMENTO à III) NASCITA DELLA
B)BUROCRAZIA (gestione oggettiva) MODERNITA’