L’ecologismo italiano: una storia di idee, lotte e conquiste.

Conferenza tenuta dal dott. Marco Corsetti c/o il Liceo Scientifico “Barsanti e Matteucci” di Viareggio (“Aula dei Pilastri”), giovedì 15-02-2024, h. 09:00.11:00.
Marco Corsetti, laurea magistrale in “Scienze Politiche” all’Università di Pisa (“Comunicazione d’impresa e politiche delle risorse umane”), è attualmente impegnato in un’agenzia formativa come tutor e docente speaker radiofonico presso “Radio Sankara”; è fondatore del programma “Onda Pazza”, che affronta, sulla medesima radio, temi quali l’ecologia e la lotta alla mafia. Dopo aver lavorato all’ARCI, è politicamente impegnato, prima come segretario della federazione versiliese di “Articolo 1”, in seguito quale membro della segreteria territoriale versiliese e dell’assemblea regionale del Partito Democratico.
Testo della Conferenza.
In Italia un dibattito sui temi ambientali parte dagli anni ‘70 come postumo del movimento studentesco; nel primo dopoguerra, la sinistra “storica”, socialcomunista e socialdemoicratica, sensibile alla questione operaia, considerava quella ambientale una disquisizione di élite, quasi un ostacolo a quella sociale, mentre il tema è più dibattuto nell’estrema sinistra extraparlamentare e presso il Partito Radicale di Marco Pannella ed Emma Bonino.
“Legambiente” è oggi una delle principali organizzazioni ambientaliste, oltre al “WWF” ed alla “LIPU” (è presente un’oasi LIPU anche a Massarosa, in provincia di Lucca).
Nella fase successiva al ‘68 le riviste che hanno portato avanti il tema della tutela ambientale sono Nuova ecologia ed Aria pulita, negli anni ‘80 emerge in Germania il movimento dei “Verdi”, che si costituisce anche in un partito politico, piuttosto forte alle elezioni; negli stessi anni nascono movimenti ecologisti negli Stati Uniti. Sempre in Germania nasce la corrente filosofica dell’etica ambientale, con Hans Jonas.
La prima associazione ambientalista in Italia è “Italia Nostra” che nasce però per la tutela del paesaggio storico-artistico: era tuttavia costituita prevalentemente da intellettuali, mentre le masse restano insensibili alle questioni ambientali. Negli anni recenti, l’ecologia si è connessa con i problemi della salute come è capitato dopo la tragedia di Chernobyl in Unione Sovietica e con l’Ilva di Taranto e la terra dei fuochi in Campania. In Italia ancora oggi “Legambiente” è sicuramente il movimento ecologista più attivo, come si vede dalla lotta alla plastica, soprattutto per la tutela degli oceani, ma “Legambiente” si è distinta soprattutto per la lotta al nucleare: il referendum del 1987, con una maggioranza schiacciante, boccia le centrali nucleari in Italia.
Nel nuovo millennio, nell’epoca della globalizzazione, il tema ambientale cambia e nel 2008, con la crisi economica, subisce ulteriori evoluzioni. Nel 2001 nasce il movimento”No Global”, che meglio avrebbe dovuto chiamarsi “New Global”: nel luglio 2001 a Genova, durante il G8 (ovvero l’assemblea degli 8 Paesi più industrializzati al mondo) esplode la protesta nella quale purtroppo s’infiltrano elementi violenti di estrema destra, i “Black Bloc”. Carlo Giuliani muore durante la manifestazione e la polizia tortura i manifestanti in questura e nella scuola media Diaz, dove vengono aggrediti e manganellati nel sonno, di notte, dalla celere.
Il movimento “NO TAV” in Val di Susa chiede di adeguare le linee ferroviarie senza offendere l’ambiente naturale e vuole impedire il collegamento ad alta velocità tra Torino e Lione, che avverrebbe, secondo i manifestanti, senza rispetto per l’ambiente.
Nel 1997 il protocollo di Kyoto, ridiscusso nel 2001, impone dei limiti alla produzione di gas che causano il riscaldamento globale in quanto rimangono “bloccati” nell’atmosfera. La questione ambientale porta a problemi sanitari e malattie (tra cui il morbo della mucca pazza, che alla fine del secondo millennio ha colpito molti capi di bestiame in Gran Bretagna, l’AIDS, la SARS ed il COVID-19); pochi anni fa, una ragazza svedese, Greta Thunberg, alimenta il movimento “Friday for future” in difesa dell’ambiente e raccoglie il consenso di tantissimi studenti delle scuole superiori e quindi delle ultime generazioni. In Italia, l’introduzione delle pale eoliche in Puglia, attuata grazie al governatore regionale Nichi Vendola, va nella direzione della tutela ambientale. Negli ultimi anni la Francia ha fortemente ha ridotto le centrali nucleari chiudendone una decina e la Germania le ha chiuse tutto.
Altra questione connessa alla tutela ambientale è quella del problema dei rifiuti, presente soprattutto a Napoli negli ultimi anni a causa della mancanza di discariche: il problema è stato voluto per creare un business, così come quello dei depuratori in mare. La questione dei rifiuti è esplosa anche in un paese toscano, Santa Croce sull’Arno, luogo di lavorazione delle pelli. La Sicilia, negli anni Settanta, con Peppino Impastato, vittima di mafia, lotta contro la mafia e per l’ambiente, ma il tema dell’inquinamento ha toccato, negli ultimi anni, anche la Toscana e l’Emilia: in questo contesto le energie rinnovabili, come i pannelli solari e l’introduzione dei veicoli elettrici, sia pure con le loro carenze, hanno comunque un impatto notevolmente più blando sull’ecosistema.

L’ecologismo italiano: una storia di idee, lotte e conquiste.ultima modifica: 2024-02-15T17:28:58+01:00da m_200
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