Archeologia viva: Matera capitale europea della cultura 2019. Progetto europeo, giugno 2019.

MARCO MARTINI

ARCHEOLOGIA VIVA: MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019.
PROGETTO EUROPEO, GIUGNO 2019

ARCHEOLOGIA VIVA: MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019.
PROGETTO EUROPEO, GIUGNO 2019
Due sono gli strumenti dell’archeologia: gli scavi e la consulenza archeologica. Tutto il sottosuolo è di proprietà dello Stato e viene tutelato e valorizzato. Durante l’attività di scavo è necessaria la presenza di un archeologo, che si avvale, per le operazioni di scavo, dell’ausilio di operai specializzati. La valutazione di impatto archeologico (V.I.A.) è di competenza dell’archeologo, che deve redigere una relazione in cui valuta i rischi degli scavi: la possibilità di rischio può essere bassa, media o alta. Un bene culturale è di proprietà dello Stato e quindi di tutti: per bene culturale s’ intende un edificio definito da una legge emanata nel 2004: fino al 2004 i beni culturali ed ambientali, come quelli paesaggistici, non erano tutelati. Il Pantheon a Roma è l’esempio di un edificio costruito nell’antica Roma ed è dedicato a tutti gli dei (pan = tutti e teos = Dio, dal greco). I beni culturali sono dei valori di civiltà che presentano interesse artistico, archeologico, paesaggistico, naturalistico, etnografico (art. 2 L. 2004). Il bene culturale materiale è tutto ciò che è tangibile e riconosciuto come dotato di un potenziale valore di civiltà per il genere umano; sono beni culturali tutte quelle cose che hanno un valore storico, come libri, documenti, vestiti, utensili, strumenti vari. I beni immateriali riguardano invece le feste, i riti religiosi, le processioni, le rappresentazioni popolari, le tradizioni folkloristiche. Nel 2019 Matera è stata proclamata capitale europea della cultura. I beni culturali si distinguono inoltre in mobili, ovvero quelli che si possono spostare, ed immobili, come ad esempio il Colosseo o Anfiteatro Flavio a Roma, cioè i beni che non si possono spostare. I beni culturali non sono vendibili, né esportabili all’estero se non tramite un mandato e lo Stato ha diritto di prelazione sui beni posseduti nelle collezioni private, cioè può acquistare, prima di altri, i beni culturali da privati, al prezzo stabilito ovviamente dal privato. Le sovrintendenze ai beni culturali sono enti regionali che dipendono dal sovrintendente, che è coadiuvato dai funzionanti. Le soprintendenze dipendono tutte dal Ministero dei Beni Culturali e si occupano di studio, conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione dei beni culturali. Spesso lo Stato affida a privati il restauro, come nel caso del restauro del Colosseo, affidato a Gucci. La valorizzazione di un bene culturale si attua con la diffusione del bene, incrementandone la funzione pubblica. Nell’archeologia distinguiamo inoltre fonti dirette, ovvero gli scritti, e indirette, i frammenti, le testimonianze orali, canti o leggende di guerra, ad esempio. Quando si scava, si inizia dallo strato più recente e si procede verso quelli più profondi, mediante un metodo stratigrafico. Gli strumenti dello scavo sono la pala, la cazzuola, il bisturi per le ossa. Lo scavo distrugge la stratigrafia di un territorio, che dopo lo scavo non può essere ricostruita. Tutto ciò che viene scavato deve essere documentato con il rilievo e l’analisi tecnica dei beni culturali. Il Tempio di Hera si trova a Metaponto, che era una colonia spartana della Magna Graecia: è stata scoperta dall’archeologo Desprez nel 1783. Scopo dell’archeologo del Settecento è comunicare al mondo la bellezza delle scoperte, ma mancano ancora le informazioni sullo scavo. Sante Simone, nel 1875 torna a Metaponto ed arricchisce la scoperta di Desprez con informazioni. Nel 1974 Merlens redigerà addirittura una planimetria. Gli elementi di un rilievo sono la pianta, ovvero la veduta dall’alto di un edificio, vale a dire la veduta centrale, ed il prospetto, cioè la veduta laterale di un edificio per osservare, ad esempio, le stanze. La fotografia digitale, sempre più specializzata, è un ausilio per l’archeologia al fine del rilevamento o rilievo, come anche i droni, piccoli velivoli telecomandati, senza pilota. La macchina fotografica Bridge è intermedia tra una reflex ed una compatta, è una macchina semi-professionale, ma per gli scavi usa sempre più la reflex, che ovviamente superiore.

Archeologia viva: Matera capitale europea della cultura 2019. Progetto europeo, giugno 2019.ultima modifica: 2019-11-09T14:59:57+01:00da m_200
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