Karl Marx, “Glosse a Feuerbach”

K. MARX, GLOSSE A FEUERBACH

Marx fonda qui la propria dottrina come “filosofia della prassi”.

1)  Ogni materialismo tradizionale, compreso quello di Feuerbach, considera separatamente soggetto ed oggetto. Non comprende che il soggetto (l’ economia) produce l’oggetto (la sovrastruttura) in quanto prassi, non comprende la rivoluzione come pratica.

2)  La verità del pensiero è questione pratica, non teoretico-speculativa.

3)  L’uomo modifica l’ambiente: questo è dimenticato dal materialismo tradizionale.

4)  Per Feuerbach l’uomo si aliena nella religione, ma tale alienazione è già precedente nel lavoro, nella società borghese, aggiunge Marx, e si elimina non nella comprensione teorica dell’alienazione stessa, ma con la rivoluzione pratica che elimina la proprietà privata, la società borghese, e quindi ogni alienazione, sociale e religiosa.

5)  Feuerbach non comprende la sensibilità come attività pratica, ma come intuizione (cfr. tesi n° 1).

6)  L’alienazione religiosa non può astrarre dalla storia, ma si spiega solo in rapporto a quella sociale (cfr. tesi n° 4).

7)  L’individuo di cui parla Feuerbach è l’individualismo, inteso come l’interesse personale della società borghese (cfr. tesi n° 3).

8)  Tutta la vita sociale e la teoria trovano la soluzione razionale nella comprensione della prassi umana.

9)  Il materialismo intuitivo di Feuerbach comprende solo l’individualismo e la società borghese (cfr. tesi n° 3 e n° 7).

10) L’attenzione del materialismo tradizionale è sulla società borghese, quello del comunismo, nuova forma di materialismo, è sulla società umana, intesa come società civile.

11) I filosofi hanno finora soltanto diversamente interpretato il mondo: adesso si tratta di cambiarlo.

(Marx fonda così la propria concezione materialistica come “filosofia della prassi”).

Karl Marx, “Glosse a Feuerbach”ultima modifica: 2015-05-18T17:54:50+02:00da m_200
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